Proprio mentre parte in Capitanata la Strada dell’olio, a 2000 Km di distanza, presso l’ISTAB (Institut des Sciences et Techniques des Aliments di Bordeaux), due studenti presentano una ricerca di studio sulla « Valorizzazione alimentare e non alimentare dell’olio d’oliva » qualità Peranzana prodotto a Torremaggiore.

Corne è nata questa opportunità di ricerca?

Per un concorso di circostanze, nel gennaio 2001, durante un soggiorno a Bruxelles per la discussione del Programma SOCRATES, la Dott.ssa Dominique Antony, proponitrice e coordinatrice di progetti europei, particolarmente interessata al tema del nostro sviluppo territoriale, incontra il prof. VIadan Milesic, direttore della Facoltà di enologia di Bordeaux e studioso dell’ISTAB. Essendo a conoscenza del progrtto del Comune di Torremaggiore di offrire la possibilità a uno studente francese di ingegneria di venire a Torremaggiore per uno stage di studio con la finalità di verificare la possibitità di realizzazione di un Osservatorio de l’olio, organizza seduta stante un incontro preparatorio per l’elaborazione di un progetto di partenariato tra l’Università di Bordeaux e la facoltà di Agraria di Foggia. Purtroppo, a causa delle note vicende politiche che hanno deterninato nel mese di agosto scorso la caduta della Giunta Marolla al Comune di Torremaggiore, non c’è stata continuità nel programma avviato. Una convergenza sul tema è stata successivamente trovata tra l’ISTAB e l’Associazione Euro- CIDE [Euro-Compétences et Initiatives pour le Développement de l’Entrepreneuriat] che hanno firmato un protocollo d’intesa per uno studio sulla valorizzazione alimentare e non alimentare dell’olio d’oliva affidato a due studenti di ingegneria di Bordeaux, Zakaria Tahiri e Laurent Vessiere. L’olio messo a disposizione per l’indagine di studio è quello prodotto dall’Antico Frantoilo di Ugo Ametta di Torremaggiore. Il lavoro di ricerca si è concluso ed è stato presentato il 30 gennaio scorso, presso l’Università di Bordeaux, alla presenza della giuria ufficiale dell’ISTAB, della Dott.ssa Dominique Antony e degli operatori Sig.ra Filomena Cordone e Sig. Gabriele Ferrantino, ospiti a Bordeaux in coincidenza del seminario transnazionale del progetto europeo SOCRATES ACRE 1 sull’educazione e la formazione  permanente degli adulti. Basti dire che su una scala qualitativa di valori fino a 10 in cui il punteggio 6,5 è necessario per ottenere un olio classificato extra vergine, l’olio presentato dall’Antico Frantoio Ametta, ha ottenuto il punteggio di 7,35, ossia si è posto fra i migliori. Il Laboratorio che ha realizzato questa analisi qualitativa è accreditato dalla Comunità Oleicola Intenazionale e dalla Commissione Europea.

Il risultato è sicuramente un successo per il nostro concittadino Ugo Ametta, ma lo è ancora di più per la Città di Torremaggiore. per i produttori e gli operatori del settore oleario. L’altro aspetto della ricerca condotta dagli studenti francesi era improntata sull’utilizzo non alimentare dell’olio d’oliva, ossia sulla possibilità di raffinazione e trasformazione dei derivati nel settore industriale della produzione dei saponi e dei cosmetici. Alcune sperimentazioni in questo campo sono state avviate dai nostri due studenti e presentati nell’ambito dello studio condotto. Questo risultato apre delle prospettive per la nostra Comunità, in quanto fornisce lo stimolo per l’approfondimento di questi sperimentazioni su larga scala, come sbocco di trasformazione di prodotti in loco: la trasformazione dlfla materia prima in prodotti alimentari di alta qualità e non alimentari per imprese di trasformazione. Il progetto ACRE che si pone l’ambizioso obiettivo di offrire opportunità di educazione e formazione per accrescere le competenze di adulti in cerca di impiego, troverà in questo risultato un’opportunità su qui avviare la sperimentare. Deve diventare forte per tutti noil il convincimento che lo sviluppo del territorio passa attraverso la valorizzazione delle risorse primarie, in questo caso, la valorizzazione dei prodotti agricoli puo rappresentare la strada su cui impiantare tanti interventi di trasformazione per impedire che le nostre produzioni agricole continuino ad essere semplicemente commercializzate e sfruttate da altri, fuori dal nostro territorio.

 FILOMENA CORDONE